15 maggio 2006

L'oscuro segreto secreto

Ora vi racconteremo una storia dell'orrore... Un tempo, in Arizona (MI), viveva un uomo che uccideva gli anziani che continuavano a chiamare i parenti con un noto salva-vita (Be..elli). Gli odiava tanto, ma tanto, che prima di procedere all'esecuzione faceva stare le sue vittime in una stanza umida privati del loro preziosissimo richiamo familiare: l'umidità provocava forti dolori reumatici agli anziani, che però non potevano far intervenire i parenti, ormai derubati del salva-vita. Gli anziani, poi, cominciavano a inventarsi strani dolori, riprendevano a parlare in dialetto e, in certi casi, cominciavano a parlare da soli delle malattie altrui e dei brutti tempi della guerra, ovviamente senza essere interpellati. Infine, questi poverini inveendo contro i nipoti che non li andavano a trovare nella cella umida, si lasciavano morire. Chi fu mai l'assassino? Perchè odiava tanto gli anziani muniti del provvidenziale salva-vita?
Il mistero si infruttisce...

Un uomo chiamato "Callo"

Raccontiamo ora la triste vicenda del tristo Signor Alexander Bigbeefs: egli nacque in un paesino ai piedi del Vesuvio, e lì visse fino all'età di dodici anni. Poichè lo picchiavano senza sosta, egli si ricoprì presto di calli. Decise allora di suonare la chiatarra che, notoriamente, abbisogna dei calli alle mani per essere suonata come si conviene. Da allora, in tutto il mondo, egli è l'uomo chiamato "callo". Perchè dovrebbe essere triste questa storia? Perchè egli morì in un incidente stradale quando, improvvisamente, gli vennero dei calli agli occhi e non vide più niente, così che andò a sbattere contro un travestito sulla tangenziale. Il travestito ringraziò per essere stato sbattuto, ma volle essere pagato, mentre "Callo" morì tra atroci sofferenze, soffocato dalla simil-pelle dei suoi sedili. Riposa in pace, Callo.
Amen

Allontanamento coatto ma Predator


Ci scusiamo per non avere più esposto illuminanti teorie su questo blog nell'ultimo periodo. Purtroppo siamo stati lontani dalle tastiere per i seguenti motivi: stanchezza, affaticamento, secchezza delle fauci, smog, agggiotaggio, raccolta differenziata, raccolta doppiopesistica, raccolta di figurelle, concimazione, semina, aggiotagggggio, numismatica. Soprattutto, siamo andati alla ricerca del buon Predator sul suo pianeta natale, Predatoria. Dopo lungo e faticoso cercare, dopo un viaggio di un miliardo di anni luce (una bolletta che non vi dico) siamo riusciti a strappargli un'intervista:
- Signor Predator, è vero che si è ritirato dalle scene cinematografiche perchè aspetta un figlio?
- Si, non è ancora tornato.
- Ma scusi, perchè intanto non si dedica a qualche film, tipo Un Predator nel mio letto, o cose così, magari commedie romantiche?
- Perchè, purtroppo, ho un solo testicolo.
- Quindi?
- Quindi non sarei credibile nelle scene osè.
- Ma guardi che non si vede mica il suo sacchettino.
- Ah.
- Allora, quando la rivedremo sul grande schermo?
- Quando e se riusciranno ad appendermi sopra il telo.
- Non fa una grinza.
- Grazie.
- Su, qualche anticipazione sul suo prossimo film...
- Va bene. Sto lavorando a un film intitolato Madagasquale, in cui una zebra scappa dallo zoo di nuova yorka e va in un'isola lontana, ricercato dai suoi amici leone, giraffa, ippopotamo e pinguini. Sull'isola scoprirà il vero valore dell'amicizia.
- Si... ma l'hanno già fatto...
- Non credo. Il mio è diverso.
- Perchè?
- Perchè interpreto io tutti i personaggi.
A questo punto il signor Predator si è congedato, salutandoci con una lama rotante e col suo beffardo sorrisone da buon tempone. Predator, nun ce lascià!